Tra un mese quasi esatto, l’8 novembre, canteremo in chiesa a Mazzoleni con il coro parrocchiale di Sant’Omobono per fare memoria di Sergio, dopo un anno che se ne è andato oltre l’orizzonte delle montagne terrene, a dare uno sguardo sulle vallate che stanno al di là dell’umano sguardo e a cantare col Nando, col Tarcisio, col Bruno, col Carlo nelle osterie del paradiso.
Per l’Elevazione il maestro Samuele Salvi, direttore del coro parrocchiale di Mazzoleni, ha radunato una compagine che passa i 50 cantori; si canterà un po’ loro e un po’ noi, e poi, insieme, due brani, un Dell’aurora tu sorgi più bella rielaborato da Marco Ruggeri e il brano inedito “Beato l’uomo” di Filippo Manini, per coro misto, coro di montagna, archi ed organo, dedicato espressamente al papà Sergio.
“Questo concerto è in memoria di un uomo a cui piaceva cantare, e cantare in coro, unendo la propria voce con tante altre. Cantare in una chiesa, sulla vetta di una montagna, attorno al tavolo di un’osteria. Cantare pensieri spirituali, cantare memorie di guerra, cantare la saggezza del popolo, cantare frivolezze spensierate. La prima regola del cantare in coro è ascoltare. Da qui, cantare è una delle vie che svela all’uomo uno spazio peculiare e bellissimo, quello spazio di ascolto e risonanza dove egli può ritrovare sé stesso, il prossimo, la natura, Dio. Cantiamo per far memoria di tutto questo. E facendo memoria, cantiamo per guardare al futuro insieme.”