Volge al termine il settimo anno di vita del Coro CAI Valle Imagna, un anno che rimarrà indelebile nella nostra memoria per gli eventi che lo hanno segnato, nel bene e nel male.

Non è semplice ritrovarsi ogni giovedì sera per le nostre prove, un momento ormai consueto, impegnativo e allo stesso tempo piacevole per tutti, e fare inconsciamente il novero delle assenze di coloro che non sono più tra noi;  assenze che ora ironicamente suonano più forti della presenza di un tempo, mentre il pensiero va all’entusiasmo che questi amici nutrivano per il coro e alla passione con la quale ne hanno alimentato la crescita, in termini artistici e, ancor più, umani. La costante e appassionata dedizione di Bruno e Tarcisio, anche nella malattia che li ha consumati, e la preziosissima, insostituibile, generosa e instancabile forza d’animo di Sergio su cui, come solida colonna, tutti noi sapevamo di poter fare affidamento per qualsiasi cosa; di loro non rimane solo una semplice memoria, ma uno spirito che è ancora vivo nelle viscere di tutto il coro. Mi piace pensare, un po’ per consolazione, un po’ per fede, che, come mi scrisse l’amico Paolo Valoti in occasione della morte di mio padre, essi “sono andati oltre l’orizzonte delle montagne terrene”, rimanendo allo stesso tempo ancora con noi in cammino; solamente, essi stanno camminando un po’ più avanti a noi.

E allora, noi, si canterà anche con e per loro, nell’ottica del piacere del cantare in coro, e nel contempo di una continua testimonianza della nostra storia, della nostra valle, delle nostre montagne. Ecco allora che l’evento culmine di quest’anno sarà la pubblicazione del primo cd del Coro CAI Valle Imagna dal titolo “Oi de la Valdimagna”. Si tratta di un disco che nasce dalle incessanti richieste di tutti i nostri sostenitori, di avere tra le mani la possibilità di ascoltarci anche quando non cantiamo dal vivo; in esso abbiamo voluto fissare come in un’istantanea il nostro volto attuale, ponendo un segnavia al cammino del nostro suono, ripercorrendo la nostra storia dalle origini fino agli ultimi sviluppi e omaggiando la nostra valle. Vi si troveranno brani “classici” della storica Combricola, con armonizzazioni che intendono fissare lo stile degli inizi, quando si cantava in un manipolo di amici, il papà faceva il primo, lo zio Carlo il baritono, lo zio Nando il basso, e poi ci si attaccavano il Pino, lo Zefirino, il Gianni, e così via; vi si troveranno brani originali composti sui testi del Francesco “Biscio”, e brani che il coro ha imparato da quando è stato accolto nella grande famiglia del CAI, crescendo sempre più, per numero e per qualità; e infine vi si troveranno brani della grande tradizione del canto alpino, secondo le armonizzazioni di Luigi Pigarelli, Antonio Pedrotti, Kurt Dubienski, Bepi de Marzi, sulle note dei quali abbiamo fatto e continueremo a fare scuola. Le porte, come sempre, sono aperte a tutti.

Filippo Manini

Direttore del Coro CAI Valle Imagna – Amici della Combricola

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